Annamaria C.
Ciao, mi chiami Annamaria e leggendo le molte storie di bimbi tolti ingiustamente o in insaputa dei genitori, mi sono venuti dei dubbi. Non so da dove cominciare. Mi spiego meglio. I miei genitori, mia madre casalinga e mio padre poliziotto, erano in attesa di me, quarta figlia, ma , per complicanze in gravidanza, mia madre è stata ricoverata in una clinica di Napoli, dove era seguita dal suo ginecologo. Solo al parto ha scoperto che eravamo due gemelle, e che d’altronde ha partorito da sola nel letto della stanza, perché non la consideravano in quanto era incinta di sette mesi e per loro era impossibile stesse partorendo. Era il 30 maggio 1967, io pesavo kg 2.100 e la mia sorellina kg 1.050. siamo state battezzate in clinica stessa, io con il nome di Annamaria e lei con il nome di Leonilde. I miei genitori erano felici della sorpresa di noi gemelle, ma poiché l’incubatrice era una, ed entrambe eravamo strette, i medici ci hanno separate ed a lei l’hanno trasportata in un ospedale, dove , hanno comunicato ai mie genitori che nel trasporto la bimba è morta. Dai racconti mio padre chiese di vederla, e sembra che l’abbia vista, ( ma magari dormiva) . Non ci fu funerale. Mi è stato sempre detto che era troppo piccola e l’avrebbero messa in fosse comuni. Mia madre era in crisi e mi ha portata a casa pur piccola, crescendomi nell’ovatta ma non si fidava di lasciarmi in clinica o ospedale. Ora a distanza di tanti anni e leggendo le tante storie , ho dubbi che magari hanno portato via una gemella facendo credere che era morta. Se qualcuno si rivede in questa storia e sei nata il 30 maggio 1967 oppure ti hanno messo qualche giorno dopo, (non si sa mai che hanno messo un’altra data) alla clinica di Napoli , sarei felice di ritrovare la mia gemella, e riabbracciarla.Dimenticavo di dire che io da circa 40 anni vivo a Modena.
Grazie 🙏🏻
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