Mariateresa cerca il fratello gemello, nato a Formia il 28 Giugno 1984

Mariateresa
Caro fratello, sta’ volta mi rivolgo direttamente a te con la speranza che ti riconosca in questo appello .Io sono tua sorella gemella, siamo nati il 28 giugno 1984 a Formia. Tu sei stato il primo a nascere, alle 10 e 30 ,e mentre cercavano di far nascere me, perché nostra madre durante l ‘ultima spinta data per far nascere te è svenuta, intanto un’infermiera ti ha portato fuori dalla sala parto e ti ha mostrato a nostro padre e a nostra sorella maggiore che aveva 9 anni e, poi ti ha portato via ,penso per lavarti e vestirti. Nel mentre, i dottori con molte difficoltà, hanno fatto nascere me ,con difficoltà perché nostra madre era svenuta, e io ero in posizione podalica, quindi non potendo fare il cesareo perché non c’era tempo da perdere ,mi hanno letteralmente estratto loro, lacerando tra l’altro nostra madre,alla quale dopo hanno infatti messo un sacco di punti proprio per questo motivo .Io sono venuta al mondo alle 11 e 15 minuti. Purtroppo mia madre essendo svenuta non ricorda molto, ma dei particolari importanti li ricorda. (Premetto che durante tutta la gravidanza nostra madre non ha mai fatto ecografie,perché a quei tempi non era come oggi, non tutte le facevano,e quindi non sapeva né che fossimo due e né il sesso).Comunque il primo particolare è: appena arrivata in ospedale, perché era in condizioni un po’ critiche viene messa in sala parto,attaccata ai macchinari per monitorare il parto,ricorda bene che i dottori dissero testuali parole: “si sentono due cuoricini”. Anche se c’era bisogno di fare il cesareo ,ma siccome nostro padre non c’era e non essendoci nessuno per poter firmare l’autorizzazione al cesareo, (almeno così è stato detto a mamma), hanno dovuto farci nascere naturalmente. Il secondo particolare che ricorda bene è che prima di svenire, il dottore le disse :”signora spinga forte che vedo la testina, sta uscendo spinga”,e poi è svenuta. Poi è rinvenuta al momento che stavano estraendo me in posizione podalica e con il cordone ombelicale attorno al collo.Ripeto “in posizione podalica “,quindi la testina che il dottore aveva visto prima sicuro non era la mia.Al suo risveglio mamma ha visto solo me,ma fuori nel mentre , papà e nostra sorella, arrivati più o meno poco prima delle 10 e 30,avevano già visto te,come ho detto prima, e dopo, un’altra infermiera gli porto’ anche me dicendo a papà che eravamo tutti e due figli suoi.Terzo particolare:quando mamma viene finalmente riportata in camera, senti’ le due infermiere che la portavano in stanza, che parlando tra di loro dissero che quella mattina fino a quel momento erano nate tutte femmine solo un maschietto( ti ricordo che io sono nata per seconda e alle 11e 15 ).Una volta portata in stanza,entrano papà e nostra sorella per vedere mamma, e papà le dice che ha dato alla luce due gemelli un maschio e una femmina, ma mamma sorpresa e confusa da quella affermazione gli dice di aver visto solo la femmina cioè me. Così papà esce dalla stanza, penso per chiedere spiegazioni, ma di te da quel momento in poi non c’è alcuna traccia, papà al ritorno dice che c’era stato un errore.Il giorno dopo ,nonostante mia madre stesse male e io avessi l’ittero,quindi avevo bisogno di stare in incubatrice con le lampade e le bende agli occhi,ma papà firmò e ci riportò a casa,ma a casa portarono solo me, di te nessuna traccia .Questa è la storia della nostra nascita. Sicuramente alla famiglia a cui sei stato dato per adottarti , gli sarà stata raccontata una bugia ,sicuramente gli avranno detto o che eri stato abbandonato oppure che eri orfano. Non so se sai di essere stato adottato ,ma se questa storia ti ha fatto nascere qualche dubbio ,io sono a disposizione per fare il test del DNA .Ah , so che stai pensando: perché non mi avete cercato?Io ho saputo di te solo all’età di 11 anni.Nostro padre era un soggetto particolare, prepotente e anche violento soprattutto con mamma e nostra sorella, io sono stata più fortunata. Quindi non gli era permesso né di fare domande né prendere decisioni in autonomia. Ora nostro padre è venuto a mancare da un po’ di anni, e io, piano piano, ho cercato quanti più indizi e informazioni possibili che mi potessero portare a te.Ti dico che ci sono riuscita,ma non voglio in nessun modo sconvolgere né la tua vita né il tuo rapporto con la famiglia che ti ha cresciuto, alla quale va tutta la mia gratitudine, perché ti hanno salvato da una vita di sofferenze. Io non cerco né colpevoli né risarcimenti né vendetta,niente di tutto questo. IO CERCO SOLO TE ,MIO FRATELLO GEMELLO, LA MIA METÀ, IL MIO SANGUE. Se ti va di conoscere le tue due sorelle e nostra madre,io e tutte noi ti aspettiamo a braccia aperte. Che dici quest’anno il 28 Giugno la spegniamo insieme la candelina dei 38 anni.PER ME SAREBBE IL MIO DESIDERIO PIÙ GRANDE CHE SI AVVERA.

Riferimento alla pagina Facebook… Ti cerco, appelli di persone che cercano le loro origini e I propri cari…

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