Isabel Amalia cerca per conto di una famiglia amica il figlio, nato a Messina il 12.7.1994 con il nome A.C. da parto gemellare con gestazione di 7 mesi e dichiarato morto, impedendo ai familiari di vederlo.

Mi chiamo Isabel Amalia e scrivo per conto di una famiglia amica, inserisco il seguente annuncio e ringrazio per l’opportunità concessa. “Cerchiamo un ragazzo nato a Messina il 12.7.1994 con il nome A.C. da parto gemellare con gestazione di 7 mesi e da una famiglia regolare che, all’epoca, aveva già un bambino di 4 anni. All’ospedale fu detto ai genitori che questo gemello era morto poche ore dopo la nascita per difetto ai polmoni ed impedirono alla madre di vedere il cadaverino, dicendo che era stato trasportato nell’obitorio per la tumulazione. Anche in considerazione del fatto che, nello stesso nosocomio, qualche anno dopo si sarebbe verificato un fatto di cronaca noto come “scomparsa del terzo gemello” mai più ritrovato (e con condanna di alcuni operatori sanitari), è sorto il dubbio che, in realtà, anche in questo caso possa essersi verificata una adozione illegale. Pertanto, se qualcuno si dovesse riconoscere nella vicenda, saremmo felici di apprendere che il nostro congiunto sarebbe vivo e, in tal caso, vorremmo accertarci anche se abbia avuto o meno un’infanzia felice e se abbia una vita felice con la famiglia con cui è cresciuto. Ci basterebbe sapere la verità ed avere notizie, anche se non volesse avere niente a che fare con la famiglia di origine, che, comunque, l’avrebbe accolto ed amato come gli altri fratelli. Ovviamente, bisogna anche valutare che, in caso di adozione illegale, la data di nascita potrebbe essere stata spostata di qualche giorno oppure che potrebbe essere stata modificata la città di nascita con altra limitrofa raggiungibile con l’automobile e residenza della nuova famiglia, come succede in casi di imbrogli e di alterazioni di stato.” Ovviamente, io che scrivo ho tutti i contatti della famiglia che è pronta all’esame del dna, conosco nomi, ho foto e potrei dare ulteriori ragguagli a chi si dovesse riconoscere nella vicenda scrivendomi in privato: le esigenze di riservatezza sono legate alla necessità di tutelare gli altri figli e di non creare loro traumi. Grazie per l’opportunità .

Riferimento al gruppo FAeGN su Facebook.

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