Paola
Ciao mi chiamo Paola e vorrei chiedere di essere aiutata. Mia mamma, alla tenera età di 16 anni rimase incinta e il 26 dicembre del 1976 partorì nella clinica privata di Foggia del Prof. Brodetti, attualmente Villa Igea. Il bimbo di nome Michele nacque vivo ma dopo pochissime ore dissero che ebbe una crisi respiratoria e dichiararono il decesso. Mia mamma racconta di essere stata tre giorni in quella clinica e per i tre giorni di degenza andava nella stanza affianco a guardare il suo piccolino nella culletta oramai deceduto. Una cosa mi stupì nel suo racconto e ad oggi credo che mio fratello sia stato dato in adozione a qualche famiglia benestante che all’epoca non poteva avere figli. Mia mamma disse che in quei tre giorni ogni volta che si recava nella stanza per guardare suo figlio deceduto, il colorito della pelle era sempre roseo e non aveva segni di cianosi: dopo tre giorni possibile che il bimbo presentasse un colorito roseo e non desse segni di decesso? Inoltre il racconto continua con l’arrivo delle pompe funebri e mia mamma era nel corridoio e non la fecero entrare. Mio padre voleva addirittura scattare una foto e non glielo permisero. Anni fa andammo anche al cimitero di Foggia e ci venne detto che la croce era la numero 13 ma non la trovammo. Ad oggi, sono passati 46 anni ed io ho un dubbio che mio fratello sia ancora vivo. Qualcuno si riconosce in questa storia? Grazie
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